DEBITI FISCALI: GLI AMMINISTRATORI SONO TUTELATI

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La Sez. XVI della Corte di Giustizia Tributaria della Lombardia , con sentenza n. 752 depositata il 18.03.2025, ha chiarito che i debiti fiscali delle società non possono essere automaticamente estesi agli Amministratori, salvo specifici casi di frode o dolo. La sentenza ha respinto il tentativo dell’Agenzia delle Entrate di coinvolgere i vertici aziendali nelle irregolarità fiscali della società, rafforzando il principio di separazione patrimoniale.
Responsabilità patrimoniale: gli Amministratori non rispondono automaticamente dei debiti fiscali
Secondo la Corte, la responsabilità fiscale, sussistendo determinate circostanze, è unicamente a carico della società. Questo significa che:
•gli Amministratori non possono essere chiamati a rispondere con il proprio patrimonio personale per i debiti tributari dell’azienda, a meno che non si provi che detti soggetti abbiano tratto un vantaggio economico esclusivo dall’illecito, degradando la società a mero schermo formale.
•la responsabilità personale scatta, appunto, solo in caso di illeciti fiscali diretti, come la frode o l’occultamento deliberato di imposte.
Questa interpretazione fornisce un’importante tutela legale agli Amministratori, evitando che vengano ingiustamente coinvolti in controversie fiscali legate alla società.
La sentenza della Corte tributaria lombarda
La Corte di Giustizia Tributaria della Lombardia ha confermato che il debito fiscale è un obbligo esclusivo della società, rigettando le richieste dell’Agenzia delle Entrate di estendere la responsabilità agli Amministratori. Questa decisione rafforza un principio chiave del diritto tributario e societario, proteggendo chi gestisce un’azienda da richieste ingiustificate.
Conclusione
Questa sentenza rappresenta un’importante conferma della tutela degli Amministratori e chiarisce alcuni aspetti fiscali chiave; rafforza, infatti, il principio di separazione patrimoniale tra azienda e management.
Avv. Luca Palmerini